Priorità 3 – Mobilità urbana

Il trasporto urbano è responsabile di circa un quarto delle emissioni di CO2 prodotte dai trasporti. Di conseguenza, una mobilità urbana pulita e intelligente è diventata un fattore importante affinché le città possano prosperare economicamente e socialmente. Il contributo del Programma si focalizza sul concetto di multimodalità, con riferimento al modo in cui le persone si spostano con più mezzi di trasporto in favore della mobilità pedonale, ciclabile e TPL; l’ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture di trasporto attuali anche attraverso l’adozione dei servizi di Mobility as a Service (MAAS), un modo nuovo di pianificare gli spostamenti, prenotando i mezzi necessari da un’unica piattaforma.

Obiettivo specifico: RSO2.8. – Promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile quale parte della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio.

Il PN garantisce la continuità con le azioni attuate nella programmazione 14/20, capitalizzando anche i risultati raggiunti dal PON Metro 14-20. L’emergenza sanitaria che ha investito tutti i Paesi ha colpito in modo determinante la mobilità, pertanto, la strategia del Programma è orientata anche al sostegno delle città garantendo il riequilibrio modale. Gli interventi saranno individuati in coerenza con i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS), laddove previsti dalla legislazione vigente, o con altri pertinenti strumenti di settore che, ove non richiesti ex lege, garantiranno accesso preferenziale ai finanziamenti FESR.

Destinatari

Cittadini e city users metropolitani, nonché i lavoratori pendolari e i turisti che usufruiscono dei servizi di mobilità messi a disposizione dell’amministrazione comunale/metropolitana.

Azione 3.2.8.1 - Materiale rotabile per i servizi di TPL di linea e relative infrastrutture di ricarica

L’azione mira a ridurre l’età media del parco circolante nelle aree metropolitane, dotando le Amministrazioni di mezzi di trasporto eco-sostenibili in coerenza con la tassonomia UE degli investimenti sostenibili che definisce i veicoli puliti in base alle emissioni di CO2.

Sono previsti interventi di acquisto di mezzi su gomma a emissione zero, tram e treni elettrici, aliscafi (e altri mezzi acquei) a basso impatto ambientale. Al fine di supportare la diffusione di veicoli puliti il PN sosterrà l’implementazione e/o l’adeguamento/potenziamento delle reti di ricarica prevedendo l’installazione di infrastrutture di ricarica presso capolinea, fermate e/o depositi in relazione alle strategie operative adottate dalle aziende di TPL. Al fine di rendere effettivamente operative e funzionanti le infrastrutture di ricarica, come azioni di completamento potranno essere realizzati lavori di adeguamento/realizzazione di cabine elettriche dedicate e realizzazione di dispositivi per il controllo e la gestione dell’erogazione della potenza di ricarica. Potrà essere prevista la pianificazione e gestione, anche attraverso strumenti IT, di “Servizi integrativi a chiamata”, erogati da aziende di TPL di linea.

Azione 3.2.8.2 - Sistemi di trasporto veloce di massa e aumento dell’accessibilità ai nodi

Il TPL potrà essere potenziato e migliorato anche grazie ad investimenti sulle infrastrutture di trasporto esistenti e/o nuove infrastrutture di trasporto all’interno dell’area metropolitana. L’azione prevede di riqualificare i servizi del TPL attraverso interventi sulle reti urbane/metropolitane (infrastrutture per il trasporto pubblico di massa), anche in sinergia con il rafforzamento dei nodi di interscambio, sia relativamente a stazioni, capilinea, ecc. che i parcheggi che abilitano l’uso dei mezzi di TPL (es. parcheggi di interscambio), anche con aree adibite alla mobilità condivisa (bike e car sharing) e la realizzazione di corsie preferenziali / bus rapid transit.

Azione 3.2.8.3 - Servizi e Infrastrutture per la mobilità sostenibile

L’azione promuove lo shift modale anche con la realizzazione di soluzioni di “mobilità dolce” (ciclovie, piste ciclabili – anche stimolando la trasformazione strutturale delle corsie ciclabili temporanee – e percorsi pedonali), di mobilità e micro-mobilità “a zero emissioni” e di sharing mobility.

Il PN si pone  l’obiettivo di stimolare la conversione del suolo/spazio urbano e metropolitano in favore di pedoni e ciclisti rispetto ai veicoli privati. In tal senso, sarà opportuno accrescere le Zone a Traffico Moderato (ZTM) come forma di intervento urbanistico per la moderazione del traffico della viabilità urbana, nonché accrescere la sicurezza della mobilità degli utenti deboli. Sono, quindi, da diffondere tecniche finalizzate alla progettazione urbana degli spazi orientata ad una gestione innovativa della circolazione, consentendo in ambiente urbano la promiscuità dei diversi utenti della strada (es. traffic calming). L’applicazione di tali tecniche consente infatti di convertire strade, piazze e in generale spazi pubblici in favore di forme di mobilità ecosostenibili, in primis pedonale e ciclabile. Tali interventi troveranno la massimizzazione dei loro effetti attraverso una adeguata policy della mobilità urbana in termini di regolamentazione delle ZTL, della sosta, ecc. È altresì finanziata la realizzazione di aree attrezzate per servizi di sharing mobility (car, bike, cargobike), l’acquisto dei suddetti mezzi dedicati allo sarin, l’installazione di infrastrutture dedicate alla ricarica di mezzi elettrici utilizzati per i servizi di cui sopra con priorità di localizzazione presso i nodi di interscambio.

Azione 3.2.8.4 - Sistemi e servizi di trasporto digitalizzati (nuovi e/o modernizzati)

Le città sono sistemi complessi, e per gestire adeguatamente un sistema complesso è necessario sviluppare una buona comprensione di come il sistema stesso si comporta ed evolve. Una delle strade da seguire affinchè la città diventi “intelligente” è la creazione di un ambiente ricco di reti di comunicazione che supporti applicazioni digitali. I dispositivi mobili e vari altri sistemi consentiranno la raccolta e l’analisi dei dati urbani in modo massiccio, di una qualità superiore a quella di oggi, e la cui analisi permetteranno di migliorare notevolmente la capacità di gestione e previsione dei flussi urbani e, dunque, di promuovere una gestione intelligente delle città. L’insieme delle informazioni e la loro analisi porterà una maggiore comprensione della mobilità urbana. La digitalizzazione e la diffusione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione favoriscono nuove soluzioni nel campo della mobilità e della logistica. In un’ottica incrementale, il PN mira ad abilitare i livelli di integrazione del MaaS, anche in sinergia con le azioni attivate a livello nazionale e con i fondi PNRR. Per gli interventi di natura tecnologica è importante considerare una visione metropolitana degli interventi (spostamenti da/verso il comune capoluogo) al fine di garantire un effetto rete e su una scala più ampia di quella locale dove gli effetti della mobilità non si esauriscono.

Tale azione si declina delle seguenti sub-azioni:

  1. Sistemi e servizi di informazione all’utenza e pagamenti digitali
  2. Traffic Management e miglioramento della sicurezza
  3. Sistemi digitali per il TPL
  4. Centrali della Mobilità, basando gli sviluppi su modello di business della cosiddetta API economy in modo da rendere semplice e incrementale l’accesso ai dati/informazioni processate.

Gli sviluppi dovranno basarsi sul principio del Cloud First già esplicitato nella strategia di attuazione dell’OP1. In ogni modo le iniziative promosse dal PN sono identificate con un approccio incrementale volto ad assicurare miglioramenti significativi e percepibili dall’utente finale, a partire dalle attuali modalità di gestione del traffico specifiche per ogni città. Al fine di garantire l’allineamento e la complementarità con le politiche nazionali, verranno attivati dei tavoli di coordinamento e protocolli di intesa con le Amministrazioni Centrali (MIMS, MITE, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) e Regioni.

La dotazione finanziaria

Le risorse PN Metro Plus per il trasporto urbano e l’intermodalità  (Priorità 3) sono 246,72 milioni di euro pari all’8% della dotazione finanziaria complessiva.

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