Sostenibilità dei servizi e della mobilità urbana

Promuovere strategie di bassa emissione di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare per le aree urbane, inclusa la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile e di misure di adattamento finalizzate all’attenuazione delle emissioni.

Infomobilità e sistemi di trasporto intelligenti
Contenuto: il Programma sostiene la realizzazione di iniziative in linea con le priorità strategiche definite dal Piano d’azione nazionale ITS e da Agenda digitale e prevede, più in generale, l’ottimizzazione gestionale e operativa nell’ambito delle attività connesse alla regolazione del traffico e della mobilità, attraverso l’acquisizione e messa in esercizio di sistemi tecnologici e gestionali.
La strategia del Programma in tema di Mobilità sostenibile identifica quali interventi prioritari quelli che prevedono l’integrazione dei dati e delle informazioni provenienti dai diversi sistemi dislocati a livello territoriale. Tali interventi sono in grado di dotare i comuni capoluogo di una unica interfaccia necessaria per creare un link senza soluzione di continuità con i sistemi fuori dall’area comunale / metropolitana nel rispetto delle linee guida della Direttiva Europea, richiamate dal Piano d’azione nazionale ITS (Intelligent Transport Systems), in particolare, il Settore prioritario 2 “Continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci”.
Tale aspetto rappresenta l’elemento determinante per la gestione degli spostamenti maggiormente critici per i comuni capoluogo, ossia quelli pendolari e di attraversamento.
I sistemi rispondono alla molteplice esigenza di controllare gli accessi e la sosta in aree urbane sensibili, fluidificare i flussi di traffico veicolare privato e collettivo e velocizzare i tempi di percorrenza, nonché facilitare la fruizione da parte dei cittadini dei servizi di mobilità a minore impatto ambientale, con il fine ultimo di ridurre l’impatto sociale e ambientale dei veicoli privati nelle aree urbane.

Rinnovamento e potenziamento tecnologico delle flotte del TPL
Contenuto: il Programma sostiene l’acquisto di beni e di servizi dedicati al potenziamento e rinnovamento delle flotte impiegate nei servizi di trasporto pubblico locale in ambito urbano. Tali azioni rispondono all’esigenza primaria di ridurre il numero di veicoli privati circolanti nel territorio urbano attraverso servizi alternativi che concorrano allo shift modale verso il trasporto collettivo e la mobilità condivisa. Il rinnovamento e potenziamento delle flotte di trasporto collettivo su gomma e su ferro costituisce un caposaldo della strategia di riorganizzazione dei correlati servizi pubblici, già in corso sia in relazione alla governance aziendale che alla pianificazione di percorsi e linee, e considerati il generale deficit di dotazione di mezzi, inadatti ormai a sostenere la domanda potenziale e l’anzianità media del parco veicolare e dei conseguenti consumi energetici, emissioni inquinanti e climalteranti e costi di gestione. Di conseguenza il programma sostiene l’acquisizione di nuovi mezzi eco-compatibili, con attenzione alla tipologia e taglia dei veicoli in relazione ai servizi da svolgere e alle aree in cui operano (ad es. mini-bus elettrici per i centri storici o minibus per i servizi a chiamata in aree periferiche per le quali è verificata l’opportunità di riduzione delle linee fisse fuori dalle fasce orarie di maggior affluenza, ecc.), anche sostenendo l’individuazione di modelli e standard tecnici per l’acquisizione di veicoli innovativi caratterizzati da elevati rendimenti energetici e superiore efficienza operativa (es. bassi tempi di ricarica elettrica).

Mobilità lenta
il Programma sostiene la realizzazione di opere pubbliche, l’acquisto e installazione di beni e impianti tecnologici finalizzati a consentire la mobilità pedonale e ciclabile. Tali infrastrutture e strumenti rispondono all’esigenza comune di ridurre il numero di veicoli pubblici e privati inquinanti impiegati negli spostamenti di breve e medio raggio e hanno funzione abilitante per la promozione di alternative valide.
Le opere riguardano la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili e pedonali caratterizzata dalla compresenza della scala micro-locale di quartiere e una di medio o lungo raggio, di valenza urbana e metropolitana. L’Azione pertanto promuove sia interventi di arredo di quartiere volti alla creazione di aree pedonali e “zone 30” che alla realizzazione di percorsi ciclabili di adduzione ai nodi del trasporto collettivo e alle reti ciclabili di medio raggio, che interventi di rammagliatura per mettere a sistema la rete ciclabile principale o la creazione di nuovi assi portanti al suo interno. Tutti gli interventi devono prevedere elementi di integrazione con i sistemi previsti dall’Azione 2.2.1 (“Infomobilità e sistemi di trasporto intelligenti”) nell’ottica di garantire una adeguata sicurezza e integrazione con gli altri sistemi di trasporto. Per le RS si prevedono tratti di piste ciclopedonali e ciclabili che garantiscono la creazione di nuovi assi integrati con la fitta rete esistente e l’integrazione delle rete ciclabili presenti nei comuni dell’area metropolitana al fine di favorire e incentivare gli spostamenti pendolari attraverso i mezzi non motorizzati a due ruote. Per RMS, ove l’estensione delle reti di piste ciclabili è ancora circoscritta, il Programma potrà sostenere l’avvio di nuove iniziative purché integrate e funzionali alla maglia urbana del TPL.

Corsie protette per il TPL e nodi di interscambio modale
Contenuto: il Programma sostiene la realizzazione di opere pubbliche e l’acquisto e installazione di beni e impianti tecnologici finalizzati alla creazione o al potenziamento di corsie preferenziali protette per il TPL e nodi di interscambio modale. Nelle Regioni meno sviluppate, in particolare, è prioritario sostenere la risistemazione di assi di viabilità esistente al fine di creare sul piano strada esistente corsie preferenziali protette e controllate automaticamente, dedicate al trasporto collettivo, lungo direttrici che connettono i principali nodi di interscambio modale, in una prospettiva di rafforzamento integrato del TPL. Si tratterà pertanto di operazioni di infrastrutturazione leggera, ad esclusivo vantaggio del trasporto collettivo e in alcun modo indirizzate a favorire la mobilità stradale privata. Per tutte le città, inoltre, il Programma sostiene interventi su hub intermodali che rispondono all’esigenza primaria di ridurre il numero di veicoli privati in ingresso nelle aree più densamente urbanizzate del territorio comunale, pertanto, sono localizzati in prossimità dei principali punti di snodo della rete di trasporto pubblico locale (nodi di adduzione). Le opere riguardano la realizzazione di stazioni per i servizi di linea su gomma e su ferro, la creazione di percorsi pedonali protetti per l’accesso alle diverse modalità di trasporto disponibili, nonché la regolazione e l’aumento delle aree (controllate) per la sosta dei veicoli privati. Gli interventi di risistemazione, cruciali ai fini della strategia, sono dedicati a dotare le aree interessate di molteplici soluzioni e servizi di trasporto sostenibile alternativi al mezzo privato (ad esempio servizi di car e bike sharing, charging hub ad uso pubblico su bordo strada per la ricarica dei veicoli elettrici, stalli per la sosta delle biciclette, pannelli per l’infomobilità), con attenzione per gli aspetti concernenti la sicurezza dei luoghi in orari notturni. Le
stazioni potranno ospitare postazioni di ricarica per autobus e veicoli elettrici in coerenza con l’Azione 2.2.2 e con le indicazioni del Piano Nazionale PNire (Piano Nazionale di infrastrutture di ricarica elettrica) approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dello scorso 26 settembre 2014 (G.U. Serie Generale del 2 dicembre 2014) e le disposizioni tecniche contenute nella Direttiva Europea 2014/94/UE del 22 ottobre 2014 sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi. In accordo con l’Azione 2.2.1 (“Infomobilità e sistemi di trasporto intelligenti”) sono previsti sistemi telematici che forniscano agli utenti degli strumenti avanzati per sfruttare le potenzialità dello scambio modale (applicazioni, API, ecc.).

Promoting low-carbon emission strategies for all types of areas, especially urban areas, including the fostering of sustainable multimodal urban mobility and adaption measures to mitigate emissions.

Infomobility and intelligent transportation systems

Content: the Programme supports the implementation of initiatives in line with the strategic priorities set out in the ITS National Action Plan and the Digital agenda and more generally involves optimizing the management and running of activities tied to traffic and mobility regulation through the acquisition and deployment of technology and management systems.

The Programme’s strategy regarding sustainable Mobility identifies priority actions involving the integration of data and information coming from various systems located throughout the territory. These actions can provide main cities with a single interface needed to create a seamless link with systems outside the municipal/metropolitan area in accordance with the guidelines of the European Directive, referred to in the ITS (Intelligent Transport Systems) National Action Plan, especially, priority Sector 2 “Continuity of ITS services for the management of traffic and freight transport”.
This aspect is the key element for main cities in the management of more critical transportation, namely commuting and city crossing.

The foregoing systems respond to the various needs of checking access and parking in sensitive urban areas, improving private car and collective transport traffic flows, shortening journey times and making it easier for citizens to use mobility services having a lower environmental impact, in order to ultimately reduce the social and environmental impact of private vehicles in urban areas.

Renewal and technological improvement of Local Public Transport (LPT) fleets

Content: the Programme supports the purchase of goods and services to improve and renew the fleets used in local public transport services in urban areas. These actions fulfil the primary need to reduce the number of private cars circulating in urban areas through alternative services fostering a modal shift towards collective transport and shared mobility. The renewal and improvement of collective road and railway transportation fleets is a cornerstone of the strategy to reorganise related public services. This is something that is already underway in terms of both corporate governance and the planning of itineraries and lines, given the general lack of vehicles, now unsuitable to meet potential demand and the average lifespan of the vehicle fleet and ensuing energy consumption, polluting and climate-changing emissions and running costs. Consequently, the programme supports the purchase of new, environment-friendly means, focusing in particular on the type and size of vehicles according to the services to be provided in the areas covered (e.g. electric mini-buses for historical city centres or minibuses for demand-responsive transport services in suburbs where the reduction of fixed bus lines outside peak hours has been considered, etc.), even supporting the identification of technical models and standards for the acquisition of innovative vehicles having a high energy performance and greater operating efficiency (e.g. short recharging time).

Slow Mobility

The Programme supports the execution of public works and the purchase and installation of technological goods and systems to favour pedestrian and bicycle mobility. These infrastructure and tools respond to the common need to reduce the number of polluting public and private vehicles used for short and medium-distance journeys and help promote valid alternatives.
The works concern the construction of a network of pedestrian and bicycle paths that includes both a neighbourhood micro-local scale and an urban and metropolitan medium to long-distance scale. The Action thus promotes neighbourhood furnishing works to create pedestrian areas and “30 km/h zones” as well as the construction of bicycle paths connected with collective transport nodes and medium-distance cycle networks, in addition to works to improve the main bicycle path network or create new main routes within it. All the works have to be integrated with the systems under Action 2.2.1 (“Infomobility and intelligent transportation systems”) to ensure adequate safety and integration with other transport systems. For developed regions, sections of bicycle/pedestrian and bicycle paths will be built to help create new links with the existing dense network and the integration of bicycle path networks in municipalities within the metropolitan area, to foster and encourage bicycle commuting. For less developed regions, where the extension of bicycle paths is still limited, the Programme can also support new initiatives provided they are integrated with and functional to the urban LPT network.

LPT dedicated lanes and modal interchange nodes

Content: the Programme supports the execution of public works and the purchase and installation of technological goods and systems to create and increase the number of LPT dedicated lanes and modal interchange nodes. In less developed Regions, in particular, the priority is to support the improvement of existing road links, in order to create on existing roads automatically monitored dedicated lanes for collective transportation along main roads connecting key modal interchange nodes, with a view to achieving integrated LPT strengthening. Thus, works will focus on light infrastructure to the exclusive benefit of collective transport and without favouring private vehicle traffic in any way. Moreover, in all cities, the Programme supports works on intermodal hubs that respond to the primary need to reduce the number of private vehicles entering the more densely urbanised areas of municipal territories and are therefore situated near the main local public transport hubs (interconnection nodes). The works concern the building of stations for road and railway transport services, the creation of protected pedestrian routes to access the different available modes of transport and the regulation and increase in (controlled) areas for the parking of private vehicles. The aim of these improvement works – crucial to the strategy – is to equip the areas in question with numerous sustainable transport solutions and services other than private vehicles (e.g. car and bike-sharing services, road-side public charging hubs to charge electric cars, bicycle stalls, infomobility panels), paying attention to the safety of places during the night. Stations may offer vehicle charging
stations for electric buses and vehicles, in accordance with Action 2.2.2 and the National Plan for Electric charging infrastructure (PNire) approved by Decree of the Prime Minister on 26th September 2014 (Official Journal, General Series dated 2nd December 2014) and the technical provisions contained in European Directive 2014/94/EU dated 22nd October 2014 on the deployment of alternative fuels infrastructure. In accordance with Action 2.2.1 (“Infomobility and intelligent transportation systems”) IT systems will be put in place to provide users with advanced tools to tap the potential of modal exchange (applications, APIs, etc.).