Nel cuore di Caltanissetta, la crescente deprivazione abitativa, che riguarda circa 500 famiglie, rappresenta una sfida cruciale per la comunità locale. Non si tratta di una mera carenza di alloggi, ma di una problematica complessa legata alla qualità dell’abitare, aggravata dallo spopolamento delle aree interne e dal degrado del patrimonio immobiliare privato, soprattutto nel centro storico. Alloggi abbandonati, a volte occupati abusivamente come “soluzioni di fortuna”, riflettono un fenomeno di vulnerabilità sociale che colpisce non solo le fasce più fragili, ma anche segmenti della classe media improvvisamente colpiti da difficoltà economiche, come dimostrano i crescenti casi di sfratti per morosità incolpevole. A ciò si aggiunge la necessità di risposte immediate per una minoranza in condizioni di marginalità estrema, che richiede alloggi di emergenza per un’accoglienza transitoria.
Per affrontare questa emergenza, il Comune di Caltanissetta come beneficiario del Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 ha pianificato l’intervento e ricevuto l’ammissione a finanziamento per l’intervento ’Agenzia Sociale per l’Abitare’ che agisce sia sui servizi che sulla parte infrastrutturale attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE+) e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L’investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro coniuga inclusione sociale e rigenerazione urbana, prevedendo la creazione di un luogo fisico che dispone di servizi idonei per la cittadinanza. Un modello di azione integrata, già in uso nella precedente programmazione dalle città metropolitane, un’iniziativa volta a rispondere in modo strutturato e personalizzato alle esigenze abitative e sociali della città.
L’Agenzia avrà sede in un edificio storico di proprietà comunale, situato nel quartiere Badia, adiacente alla Chiesa e al Monastero di Santa Croce, nel cuore del centro storico. Questo immobile ottocentesco ospiterà i servizi sociali finanziati dall’FSE+ e sarà il fulcro di un sistema di supporto innovativo.
I servizi previsti includono:
- Sportello “Punto Snodo”: un front-office con due operatori per 30 ore settimanali, supportato da una web-app attiva 24/7 per ricevere segnalazioni e avviare la presa in carico.
- Equipe multidisciplinare: composta da assistente sociale, psicologo, educatore, mediatore abitativo e operatore socioassistenziale, per elaborare piani individualizzati di autonomia (6-12 mesi) che promuovano autonomia abitativa, sociale ed economica.
- Servizio di housing temporaneo: 7 minialloggi per un massimo di 21 persone, destinati a nuclei familiari e individui in condizioni di grave marginalità.
- Potenziamento del dormitorio sociale: ampliato a 24 posti letto, con l’aggiunta di due operatori ausiliari e un cuoco per la refezione serale per 40 persone, 365 giorni l’anno.
- Servizi complementari: assistenza legale (150 ore annue) e voucher per manutenzione ordinaria (100 interventi da 30 euro ciascuno) per favorire l’autonomia dei beneficiari.
Il progetto è risolutivo perché affronta il disagio abitativo in modo multidimensionale. Attraverso la segmentazione della domanda e l’approccio personalizzato, risponde alle esigenze di diversi target: famiglie con minori, persone con disabilità, ex detenuti, anziani e senza fissa dimora, con una capacità di assistere fino a 70 nuclei familiari o individui all’anno.
I risultati attesi includono:
- Miglioramento delle condizioni abitative: attraverso l’accesso a soluzioni dignitose e temporanee, riducendo l’occupazione abusiva e gli sfratti.
- Autonomia sociale ed economica: grazie a percorsi di accompagnamento che integrano orientamento lavorativo, abilitazione sociale e supporto psicologico.
- Rivitalizzazione del centro storico: valorizzando il patrimonio immobiliare e incentivando la partecipazione della comunità educante e degli stakeholder.
- Sostenibilità economica: con risparmi per il Comune derivanti da soluzioni innovative come il co-housing e l’attrazione di nuove risorse attraverso bandi e fondazioni.
I prossimi passi prevedono un processo di co-progettazione con Enti del Terzo Settore, un workshop per elaborare un Documento Progettuale di Base, seguito dalla selezione degli ETS tramite Avviso Pubblico.